Il rimorso di prometeo by Peter Sloterdijk

autore:Peter Sloterdijk [Sloterdijk, Peter]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2024-02-01T05:05:45+00:00

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La figura, cristallizzatasi nel primo socialismo, secondo cui lo «sfruttamento dell’uomo sull’uomo» doveva essere sostituito dallo sfruttamento della Terra nell’interesse dell’uomo, assegnava alle «classi» industriali, agli operai, ai proprietari dei mezzi di produzione e agli innovatori tecnologici un ruolo pionieristico nel miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità, inclusa l’abolizione di tutti i fenomeni di scarsità e sottoalimentazione. Mentre in un secolo e mezzo di conflitto, spesso anche molto duro, con il capitale, il lavoro organizzato si è assicurato la sua parte dei profitti provenienti dalle produzioni industriali basate sull’impiego di macchinari alimentati a carbone44, il moderno sistema del surplus, grazie agli effetti redistributivi pilotati dal sistema fiscale dello Stato, ha permesso un massiccio trasferimento dei profitti globali alle metà improduttive o non remunerate delle popolazioni moderne. Lo sfruttamento della Terra nell’interesse dell’uomo ha regolarmente indirizzato gli interessi, cioè in ultima analisi le rendite dei combustibili fossili, anche in contesti estranei alla creazione di valore aggiunto. Un complesso sistema di trasferimenti a cascata ha dislocato gli effetti dello sfruttamento anche in ambiti dove questi sono pressoché irriconoscibili, e la conseguenza è che i più poveri della sfera della prosperità sembrano quasi benestanti in confronto ai poveri del resto del mondo. Lo Stato fiscale moderno dimostra di saper ricavare con imperturbabile insistenza la sua parte da ogni surplus, e questa parte può ammontare fino alla metà di tutte le produzioni di valore. Il che corrisponde cum grano salis alla consapevolezza dei primi socialisti che, al di là di tutto ciò che a partire dal xix secolo è stata definita «questione sociale», la metà produttiva delle società moderne deve mantenere una metà improduttiva, che tuttavia contribuisce al lavoro di educazione e assistenza45. A partire dall’Ottocento, a gettare un ponte fra le due sfere è un sistema educativo che alfabetizza fino al 95% della popolazione nazionale e quindi va a sostenere quella fede nell’uguaglianza che gioca un importante ruolo sistemico.

Nella società schiavista o feudale «tradizionale», intanto, è sempre stato chiaro che l’1% improduttivo visibile, il clero e la nobiltà (la «classe» che pregava e quella che portava le armi), poteva farsi mantenere da un’amplissima sottostruttura fondata sulla legna e sul fuoco e con tratti agricolo-zootecnici e artigianali, benché fosse capace di fornire un plusprodotto solo in misura relativamente contenuta, e ciò avveniva – a suo dire – da che mondo è mondo e con la benedizione di Dio e dell’alto dei cieli46. Le società industriali avanzate, invece, si stanno muovendo sempre più rapidamente verso condizioni in cui, per ogni singolo contribuente, esistono diversi destinatari di effetti di transfer, e non sempre si può dire che si tratti di versamenti a compensazione di contributi dirottati a sostegno del sistema.

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